"Quello che noi osserviamo è solo una piccola parte di quella che è realmente la realtà, che è più complessa di quanto crediamo"

venerdì 4 settembre 2015

11 Settembre: il fango del nuovo millennio - di Ehsan Mohammad Poornami




Sono passati quasi 14 anni da una delle più grandi tragedie della storia moderna. Negli occhi di chi ha vissuto quegli attimi dal vivo o di chi li ha vissuti grazie ai mezzi di telecomunicazione si può ancora cogliere la paura e il terrore quando si nomina l'11 settembre. Alcune tesi complottistiche basate su teorie e confutazioni cercano di rispondere ai perchè di numerose anomalie avvenute l'11 settembre. Questa data è diventata tristemente famosa come il 1° settembre 1939 (inizio della seconda guerra mondiale) o il 28 ottobre 1922 (marcia su Roma). Triste fu il videomessaggio del sindaco Giuliani e di tutti quei pompieri che aggiornavano la CNN o la BBC sul bilancio dei morti pervenuti. Il rapporto ufficiale della "Commissione 9/11" istituita dall'allora presidente George W. Bush, sentenziò che i responsabili dei 4 dirottamenti dei voli di linea American Airlines e United Airlines erano terroristi musulmani facenti parte del gruppo di Al Qaeda, capeggiato da uno dei criminali più pericolosi della storia moderna, Osama Bin Laden. Il motivo di questi attacchi, secondo la commissione, fu quello di colpire il cuore degli USA e di destabilizzarlo dall'interno. Per molti però gli Stati Uniti hanno insabbiato una verità impronunciabile. Tra le tesi dei complottisti emerge l'ipotesi che le torri gemelle e il WTC7 siano crollate su se stesse come se fatte implodere da una demolizione controllata. Le torri presentavano delle colonne rivestite d'acciaio e d'amianto. L'amianto entrò nella lista dei materiali cancerogeni molto tempo dopo rispetto alla costruzione del WTC. Quindi lo stato di New York aveva optato per una futura demolizione prima degli attentati dell'11 settembre. Inoltre ciò che anima di più i complottisti è la conformazione delle torri. I pilastri più resistenti erano posti al centro della struttura ed erano praticamente invulnerabili a qualsiasi tipo di attacco, anche aereo. I crolli avvenuti, invece, dimostrano che la parte che crollò prima di tutte fu proprio quella centrale che diede inizio al cedimento piano su piano (effetto pancake). Molto curioso e poco ricordato è il crollo del WTC7 avvenuto nel pomeriggio dell'11 settembre a circa 9 ore dall'attentato. Questo palazzo, molto più piccolo rispetto alle Twin Towers, secondo il rapporto del NIST (National Institute of Standards and Technology) è crollato a causa dei detriti e dal rumore causato dal crollo delle due torri. Ma il WTC7 si trovava a più di 200 metri dalle torri e i detriti dell'attentato non potevano scalfire minimamente l'edificio. Il palazzo era attaccato alla sede di Verizons (compagnia di comunicazione americana e di banda larga) e alla U.S.Post Office, ma questi due edifici non sono crollati nonostante le più esigue dimensioni. Tutto ciò porta i complottisti a ragionare su come questi aerei siano stati lasciati volare liberamente per i cieli americani. La sicurezza nazionale parlò di impossibilità di conoscere la rotta di un aereo dirottato. In realtà l'allarme dirottamento venne dato alle 8.28 e solo 20 minuti dopo partirono due F-15 dalla base di Otis: non la base più vicina al nemico ma una che distava da esso circa 1 ora. Alle ore 8.46:40 il volo American Airlines 11 si schianta alla velocità di circa 490 miglia orarie, tra il 94° e il 98° piano della torre nord del WTC. Il terrore pervade NY, ma non è finita qui. I caccia sono ancora in tempo per intercettare il secondo aereo che si sta dirigendo verso la torre sud però solo alle 9.02 capiscono le vere intenzioni ed è troppo tardi; alle ore 9.03:11 il volo United Airlines 175 si schianta ad una velocità di circa 590 miglia orarie tra il 78° e l'84° piano della torre sud. Allora l'opinione pubblica capì che il primo aereo non si era schiantato per caso. L'America era sotto attacco. Alle ore 9.13 i due F-15 ricevono l'autorizzazione di volare su Manhattan. Nel frattempo Bush si trova in una scuola elementare per pubblicizzare un programma di lettura per le scuole, quando viene informato dell'avvenimento, però imperterrito continua a parlare alla classe come se niente fosse. Questo comportamento molto particolare del presidente Bush viene interpretato dai complottisti come un diretto coinvolgimento dell'America nell'attacco. Alle ore 9.37 il Pentagono viene colpito dal volo American Airlines 77. Però la cosa più strana è che lo squarcio d'ingresso e d'uscita del fantomatico aereo è di forma circolare e non presenta l'apertura alare. Ciò ha fatto ipotizzare l'inesistenza del velivolo ma l'uso di un missile. Un episodio inquietante avvenne alle 10.03:11 quando il volo United Airlines 93 si schianta a Shanksville (Pennsylvania). Probabilmente il volo era stato dirottato su Washington D.C. ma in seguito ad una ribellione dei passeggeri si schiantò su questo prato a sud-est di Pittsburgh. Fatto strano è che non fu ritrovato alcun frammento dell'aereo, nè un'ala nè il motore, solo la scatola nera presa in custodia dall'FBI. Inoltre i cittadini dissero di non aver visto nessun aereo solcare i cieli di quella località. E' giusto ritenere queste teorie delle storie confutabili a cui si può credere o non credere ma sono anch'esse attendibili come le versioni ufficiali. E' proprio un presidente americano, Abramo Lincoln, ad insegnarci un principio fondamentale:"Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo". Infatti solo il tempo ci darà la verità.










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